Oggi e’ il giorno di Gea.

direi il suo compleanno.

E di solito la prima cosa che si fa’, quando si va al compleanno di una straordinaria signora di 4 miliardi e mezzo di anni, gli si chiede ‘’come sta’’?

Non bene .

Per niente bene anzi..

La pandemia in atto pero’ ci dimostra che le sue difese immunitarie sono ancora forti.

Malgrado Noi Sapiens ,Gea appena  la smettiamo di tormentarla, reagisce subito e bene :

abbiamo visto tutti gli animali riappropriarsi delle citta in tutto il mondo, le acque inquinate di mari,fiumi e laghi schiarirsi, l’aria ripulirsi con solo 2 mesi di fermo delle nostre attività umane.

Siamo noi Sapiens il problema di Gea e siamo un problema serio .

Ma Lei in 4 miliardi e mezzo di anni  ne ha viste tante e sa difendersi molto bene :

per cui se insisteremo a mettere a rischio il suo equilibrio , saremo colpiti proprio dalle conseguenze naturali di quelle modifiche provocate da Noi, come il #Covid19 ci sta’ dimostrando bene .

al momento in realtà come sta Gea  ?

Male

Il 2019 e’ stato l’anno più caldo di sempre .

L’ennesimo di una lunga lista al rialzo costante negli ultimi 20 anni e sopratutto negli ultimi 10.

La siccità di conseguenza, sarà il problema europeo di quest’estate .

in Italia abbiamo un meno 60% delle precipitazioni piovose a oggi:

se non piove subito e molto, avremo seri problemi presto .

Gli incendi saranno la prima conseguenza e la più’ devastante probabilmente gia quest’estate.

E l’Australia pochi mesi fa e prima ancora la California, ci ha fatto vedere Bene cosa potrà succedere    …..

Poi continuiamo a produrre troppi rifiuti e li ricicliamo troppo poco :

la plastica con il suo uso ipertrofico, continua a essere la piaga da risolvere urgentemente perché tra un po’ avrà soffocato la vita,  piu’ o meno ovunque..

E poi la co2 che produciamo e’ ancora troppa:la produzione industriale fa troppo poco per ridurre emissioni e anche sull’energia l’uso del carbone e’ ancora troppo diffuso e irresponsabilmente alto

E  disboschiamo troppo ancora,ovunque!
E sopratutto non abbiamo considerazione ne’ consapevolezza culturale e sociale  del ruolo straordinario degli alberi sia nelle foreste ma anche nelle città’:
li trattiamo male, li potiamo inutilmente spessissimo e male, li amiamo poco :

mentre sono i nostri alleati principali e a basso costo contro il global warming.

Se continuiamo cosi non riusciremo a contenere in 1,5 gradi l’aumento medio della temperatura entro il 2030, come deciso a Parigi nel dicembre 2015.
…sforeremo e questo, avrà e sta’ già avendo, conseguenze devastanti sull’equilibrio del pianeta .Gia oggi il Mediterraneo e’ un Hot Spot, cioè’ ha già raggiunto l’aumento del grado e mezzo previsto per il 2030, perché si riscalda più velocemente del resto del pianeta.

…e ce ne siamo accorti in questi ultimi anni in Italia,Spagna e Grecia….

E tutto questo combinato disposto metterà a rischio la nostra sopravvivenza come genere umano su questo pianeta, perche’ noi,  i Sapiens, siamo poco adattabili a stravolgimenti climatici rapidi.

Lo scioglimento dell’artico continua a ritmi impetuosi:

il bilancio di massa della Groenlandia è un po’ come il nostro conto in banca:

se guadagniamo più di quanto spendiamo allora il bilancio è positivo.

Nel caso contrario, ovviamente, abbiamo un bilancio negativo.

Nel nostro caso è l’acqua l’oggetto di scambio.

Seguendo il cosiddetto ciclo idrologico, l’acqua evapora dagli oceani, si condensa in nuvole che rilasciano pioggia e neve la quale, tramite la fusione estiva, ritorna verso l’oceano.

Se la quantità di acqua che lascia l’oceano è uguale a quella che viene dalla fusione, non vi è alcun innalzamento dei mari (in pratica spendiamo quanto guadagniamo).

Ma nei decenni passati, non solo è andata aumentando la quantità di neve che fonde rispetto a quella che si deposita ma a ciò va aggiunto l’esponenziale aumento della fusione dei ghiacci che sono rimasti intrappolati per migliaia di anni e che, ora, vengono aggiunti alle acque degli oceani. 

Gia’ gli  oceani…….. stanno soffrendo moltissimo  a causa della crisi climatica, dell’inquinamento e della pesca intensiva, con innalzamento delle temperature e acidificazione che stanno mettendo in ginocchio la biodiversità o distruggendo per esempio le barriere coralline martoriate dallo sbiancamento.

Gli impatti dell’uomo sulla salute degli oceani nell’ultimo mezzo secolo sono diventati lampanti, con decine di specie portate verso l’estinzione dalla pesca oppure altri, fra disastri ambientali petroliferi e sfruttamento delle risorse, avviati verso un lento declino.

Nonostante tutto però, i mari hanno una estrema resilienza.

Combattono per sopravvivere.

Ma non all’infinito.

La pandemia  insomma,  nel disastro drammatico in atto, ci sta anche indicando la strada per sopravvivere a Noi stessi:


il regalo di questo Earth Day e’ questo, e Gea lo ha fatto a Noi.

..se avremo la capacità di vederlo forse avremo una speranza sennò’ quanto ci sta accadendo sarà solo un piccolo anticipo di un disastro progressivo e costante che ci annienterà nei prossimi 30 anni.

..io non ci sarò più probabilmente, ma lasciare ai ragazzi\e di oggi questa eredita sarebbe davvero da incoscienti irresponsabili.

 

Buon e consapevole Earth Day a tutti e tutte

RB

 

 

 

 

 


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