Allora diciamo subito che si stima che attualmente siano circa 5.000 miliardi i rifiuti di plastica che galleggiano negli oceani di tutto il mondo, mentre erano del tutto assenti nel 1950, e questo pone serie preoccupazioni circa il loro potenziale impatto sulla catena alimentare che si estende dal plancton – esistono filmati che lo vedono cibarsi delle perle di plastica – sino ai crostacei, al salmone, al tonno e alla fine agli esseri umani, per non parlare delle balene.

Test di laboratorio hanno dimostrato che i pesci che si alimentano con rifiuti di plastica riportano avvelenamento del fegato e conseguenti problemi metabolici.

Tuttavia ancora non si sa molto su quanta spazzatura viene mangiata negli ecosistemi marini selvatici, né se le sostanze chimiche tossiche restano nella plastica dopo una lunga esposizione all’acqua di mare e all’infrangersi delle onde.

Cosa c’entra col Sarno?

Tanto .

Perché il Sarno riversa tonnellate di rifiuti plastici ogni santo giorno da 60 anni almeno nel golfo di Napoli .

Oltre a una notevole dose di veleni provenienti dagli scarichi industriali abusivi di Solofra

E di liquami:
frutto del fatto che interi comuni ad oggi non hanno l’impianto fognario collegato ai depuratori e quindi scaricano nel fiume tonnellate di fogne.

In pieno 2019 siamo fermi al medioevo .

Oggi ero sul Sarno per l’ennesima manifestazione di protesta con 70 scuole coinvolte.
Ormai le proteste non si contano più .
Ma non smuovono niente perché purtroppo i comitati sono troppo divisi tra visioni diverse e ingombranti campanilismi opposti,spesso imbarazzanti.

Siamo al punto che anche mettere una semplice grata alla foce del fiume, per trattenere i rifiuti e poi raccoglerli PRIMA che si disperdano in mare, è complesso …

Perché i rifiuti raccolti sono rifiuti classificati SPECIALI e hanno un alto costo di smaltimento

Il comune di Castellammare non ha soldi per farlo.
Le regione Campania è assente .
La città Metropolitana di Napoli si lava le mani del problema chiedendo ai comuni di consorziarsi per smaltire il raccolto .

Ma i Comuni in deficit di bilancio per farlo dovrebbero alzare le tasse ai cittadini e quindi si guardano bene dal farlo…..(dimenticando che quella plastica e quei liquami se li trovano sulle loro spiagge e se li mangiano ogni santo giorno nel loro pescato…)

Risultato :

Il Sarno continua a vomitare tonnelllate di rifiuti(in gran parte plastici) in mare

Ogni giorno .

Una follia o peggio un suicidio collettivo di una comunità.

Ora io credo sia una vergogna intollerabile nell’era del cambiamento climatico .

Il 21 di questo mese sembra che la Regione CAMPANIA apra un conferenza di servizio su questo problema con i comuni interessati

Auspicabile a dir poco che trovino una soluzione REALE a questo teatrino mediocre di rimpallo delle responsabilità e mettano almeno una toppa al problema più grande dei rifiuti che vanno in mare:
ripristinando almeno la grata alla foce e la conseguente raccolta dei rifiuti.

Nella consapevolezza che comunque tonnellate di veleni e liquami continueranno ad avvelenare il più bel golfo del mondo ogni giorno inesorabilmente .

E questa è la sconfitta più grande per tutta la classe dirigente pubblica e privata di questa regione .

Tutta, nessuno escluso.
Ma anche di Noi cittadini che non sappiamo ne’ difendere ne’tutelare l’ambiente in cui viviamo.

Roberto Braibanti.

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